domenica 26 settembre 2010

Adam

30. E quando il tuo Signore disse agli Angeli: “Porrò un vicario* sulla terra”, essi dissero: “Metterai su di essa qualcuno che vi spargerà la corruzione e vi verserà il sangue, mentre noi Ti glorifichiamo lodandoTi e Ti santifichiamo?”. Egli disse: “In verità, Io conosco quello che voi non conoscete...”.

*[“un vicario”: il termine (in arabo khalīfa) deriva da un verbo che significa rilevare, venire dopo, e pertanto ha assunto il significato di successore, vicario, luogotenente. Nello Stato Islamico fondato dall'inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui), vennero così chiamati coloro che via via esercitarono le funzioni politiche e istituzionali di Muhammad *]

31. Ed insegnò ad Adamo i nomi di tutte le cose, quindi le presentò agli Angeli e disse: “Ditemi i loro nomi, se siete veritieri”.

32. Essi dissero: “Gloria a Te. Non conosciamo se non quello che Tu ci hai insegnato: in verità Tu sei il Saggio, il Sapiente”.

33. Disse: “O Adamo, informali sui nomi di tutte [le cose]”. Dopo che li ebbe informati sui nomi, Egli disse: “Non vi avevo forse detto che conosco il segreto dei cieli e della terra e che conosco ciò che manifestate e ciò che nascondete?”.

34. E quando dicemmo agli Angeli: “Prosternatevi ad Adamo”, tutti si prosternarono, eccetto Iblīs, che rifiutò per orgoglio e fu tra i miscredenti.

*[Iblīs non è un angelo decaduto, ma un jinn, un dèmone (vedi XVIII, 50). A proposito della prosternazione degli angeli e del rifiuto di Iblīs (vedi anche VII, 11; XV,31; XVII,61; XVIII, 50; XX,116; XXXVIII,74)]

35. E dicemmo: “O Adamo, abita il Paradiso, tu e la tua sposa. Saziatevene ovunque a vostro piacere, ma non avvicinatevi a quest'albero, ché in tal caso sareste tra gli empi”*.

*[L'uomo è creatura finita, imperfetta, effimera e caduca. La sua esaltazione sta nella sua condizione di “servo di Allah”: il limite dell'“albero” è il segno della sua inferiorità, della necessità della sua sottomissione, della sua obbedienza al suo Creatore e Signore]

36. Poi Iblīs li fece inciampare e scacciare dal luogo in cui si trovavano. E Noi dicemmo: “Andatevene via, nemici gli uni degli altri*. Avrete una dimora sulla terra e ne godrete per un tempo stabilito”.

*[L'inimicizia di cui parla il versetto si riferisce a quella sempiterna tra gli uomini e i dèmoni e non già tra l'uomo e la donna come si potrebbe equivocare]

37. Adamo ricevette parole dal suo Signore e Allah accolse il suo [pentimento]. In verità Egli è Colui Che accetta il pentimento, il Misericordioso.

38. Dicemmo: “Andatevene via tutti [quanti]! Se mai vi giungerà una guida da parte Mia, coloro che la seguiranno non avranno nulla da temere e non saranno afflitti”.

(Sura II. Al-Baqara)

11. In verità vi abbiamo creati e plasmati, quindi dicemmo agli angeli: “Prosternatevi davanti ad Adamo”. Si prosternarono ad eccezione di Iblīs, che non fu tra i prosternati.

12. Disse [Allah]: “Cosa mai ti impedisce di prosternarti, nonostante il Mio ordine?”. Rispose: “Sono migliore di lui, mi hai creato dal fuoco, mentre creasti lui dalla creta”.

13. “Vattene! - disse Allah - Qui non puoi essere orgoglioso. Via! Sarai tra gli abietti.”

14. “Concedimi una dilazione - disse - fino al Giorno in cui saranno risuscitati.”

15. “Sia - disse Allah - ti è concessa la dilazione.”

16. Disse: “Dal momento che mi hai sviato, tenderò loro agguati sulla Tua Retta via,

17. e li insidierò da davanti e da dietro, da destra e da sinistra, e la maggior parte di loro non Ti saranno riconoscenti”.

18. “Vattene - disse [Allah] - scacciato e coperto di abominio.

Riempirò l'Inferno di tutti voi, tu e coloro che ti avranno seguìto.”

19. [E disse]: “O Adamo, abita il Paradiso insieme con la tua sposa; mangiate a vostro piacere ma non avvicinatevi a questo albero, ché allora sareste tra gli ingiusti”.

20. Satana li tentò per rendere palese [la nudità] che era loro nascosta. Disse: “Il vostro Signore vi ha proibito questo albero, affinché non diventiate angeli o esseri immortali”.

21. E giurò: “In verità sono per voi un consigliere sincero”.

22. Con l'inganno li fece cadere entrambi. Quando ebbero mangiato [dei frutti] dell'albero, si accorsero della loro nudità e cercarono di coprirsi con le foglie del Giardino. Li richiamò il loro Signore: “Non vi avevo vietato quell'albero, non vi avevo detto che Satana è il vostro dichiarato nemico?”.

23. Dissero: “O Signor nostro, abbiamo mancato contro noi stessi. Se non ci perdoni e non hai misericordia di noi, saremo certamente tra i perdenti”.

24. “Andatevene via - disse Allah - nemici gli uni degli altri!*

Avrete sulla terra dimora e godimento prestabilito.

*[“nemici gli uni degli altri”: Adamo ed Eva contro Satana]

(Sura VII. Al-Arāf)


Alhamdulillah